Efficacia delle tecniche di mobilizzazione articolare nel trattamento della cervicalgia aspecifica: revisione sistematica con metanalisi

Università degli Studi di Verona

Corso di laurea in Fisioterapia
A.A. 2022/2023
Campus Universitario di Savona

Candidata: Alessia BENETTON
Relatore: Dott FT OMT Luca FALSIROLI MAISTRELLO MSc
Correlatore: Dott FT Giacomo ROSSETTINI PhD

ABSTRACT

  • Background: La cervicalgia aspecifica rappresenta una condizione ingravescente che comporta notevole disabilità e diminuzione della qualità della vita con conseguente aumento dei costi economici e sociali. Tra le opzioni di trattamento trovano posto le tecniche manuali di mobilizzazione articolare. L’obiettivo della presente revisione sistematica con metanalisi era di indagare l’efficacia delle tecniche di mobilizzazione articolare nel ridurre il dolore, migliorare la funzione e la qualità di vita in soggetti adulti affetti da cervicalgia aspecifica acuta o cronica.
  • Metodi: Sui database MEDLINE, CENTRAL, EMBASE, CINAHL, PEDro e Web of Science sono stati ricercati studi randomizzati controllati (RCTs) riferiti all’utilizzo delle tecniche di mobilizzazione articolare (anche in combinazione con altre terapie) in soggetti adulti con diagnosi di cervicalgia aspecifica. L’outcome primario era l’intensità del dolore; gli outcome secondari includevano la disabilità, il range di movimento e la qualità della vita. La validità interna degli studi inclusi è stata valutata mediante l’utilizzo del Revised Cochrane risk-of-bias tool (RoB 2.0). L’analisi del livello di evidenza è stata effettuata attraverso il Grading of Recommendations, Assessment, Development and Evaluation approach (GRADE). Il numero di registrazione del protocollo di studio su PROSPERO è CRD42023391701.
  • Risultati: Sono stati selezionati in totale 12 RCT, 10 dei quali inclusi nella metanalisi. Le analisi primarie sul dolore e sulla disabilità hanno evidenziato un risultato positivo e significativo a favore delle mobilizzazioni. Le metanalisi secondarie non hanno mostrato differenze significative rispetto a dolore, disabilità o effetto globale percepito tra i gruppi analizzati, fatta eccezione nel confronto tra mobilizzazione vs nessun trattamento (dolore) e mobilizzazione + trattamento multimodale vs trattamento multimodale (disabilità) dove è stata riscontrata una differenza clinicamente e statisticamente significativa a favore delle mobilizzazioni articolari. Rispetto la qualità di vita, depressione, kinesiofobia e range di movimento, le analisi descrittive hanno evidenziato un effetto positivo a favore delle mobilizzazioni articolari, ma nessuna differenza rispetto alle manipolazioni. Due studi hanno riportato effetti collaterali minori attribuibili al trattamento.
  • Conclusioni: Le tecniche di mobilizzazione cervicale, soprattutto se integrate in un approccio terapeutico multimodale, si sono dimostrate nel breve e medio termine sicure ed efficaci nella riduzione del dolore e della disabilità, con un impatto positivo su qualità di vita, fattori psicologici e range di movimento cervicale. La loro efficacia e sicurezza le rende preferibili alle manipolazioni vertebrali, quando controindicate o non somministrabili.Tutti i risultati devono essere interpretati con cautela a causa del basso livello di evidenza e dell’elevata eterogeneità tra gli studi. Al fine di ottenere risultati più solidi, sarà necessario condurre RCT di alto livello che prevedano protocolli di trattamento omogenei, con gruppi di controllo e periodi di follow up simili ed adeguati

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