Gestione fisioterapica del paziente sottoposto ad intervento di stabilizzazione vertebrale cervicale. Revisione della letteratura.

Università degli Studi di Genova
Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche
Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili

Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici
A.A. 2017/2018
Campus Universitario di Savona

Candidata: Dott.ssa FT Sara ASPRELLA
Relatore: Dott FT OMT Luca FALSIROLI MAISTRELLO

ABSTRACT

  • Introduzione: Il distretto cervicale è soggetto a patologie di natura traumatica, neoplastica, infettiva, reumatica, neurologica o degenerativa. Qualora siano presenti deficit neurologici severi storia di dolore non responsivo dopo circa 6 settimane di trattamenti conservativi, l’approccio chirurgico è considerata la soluzione più efficace, in particolare l’intervento di stabilizzazione cervicale. La natura complessa degli esiti rende necessario un percorso riabilitativo multimodale, con l’obiettivo di migliorare la funzione fisica e psicologica e gestire le complicanze post-operatorie più frequenti.
  • Obiettivo: Lo scopo della tesi consiste nell’individuare in letteratura le migliori strategie di valutazione e di trattamento dei pazienti che subiscono un intervento di stabilizzazione cervicale.
  • Metodi: La ricerca è stata effettuata su MEDLINE, PEDro e Scopus; i risultati sono aggiornati al 4 aprile 2019. Gli studi dovevano riferirsi a tutti gli aspetti del management fisioterapico in pazienti adulti sottoposti ad intervento di stabilizzazione vertebrale cervicale per patologie degenerative o traumatiche. Sono stati considerati outcomes primari (disabilità e dolore) ed outcomes secondari (forza muscolare ed articolarità del distretto cervicale, partecipazione, la qualità di vita e vertigine).
  • Risultati: 13 articoli (2 studi prospettici, 2 prospettici randomizzati, 2 RCT, 4 cross-sectional, 1 studio qualitativo esplorativo, 1 studio multicentrico longitudinale prospettico randomizzato,1 Pre-Post Test) hanno soddisfatto i criteri di inclusione. L’approccio riabilitativo si è basato principalmente sull’uso di collare cervicale, su terapie fisiche ed esercizio terapeutico; non è stato studiato l’effetto della terapia manuale nel trattamento degli esiti di intervento di fusione cervicale.
  • Conclusioni: La riabilitazione risulta essere parte integrante del percorso di cura dopo intervento di stabilizzazione cervicale. La chirurgia migliora nell’immediato buona parte del dolore ed aumenta la funzione; compito del fisioterapista è la valutazione e il trattamento dei disturbi fisici e psicologici residui dopo l’intervento. Si è visto che il dolore, la kinesiofobia, la riduzione della forza e mobilità del distretto cervicale causano una riduzione dell’attività fisica e causano alterazione della partecipazione.

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